Belle curve, belle strade, bel museo. Se mettiamo insieme queste tre situazioni/occasioni ne viene fuori un mix tra il divertimento per la guida, la voglia di andare in moto e il desiderio di conoscere la storia dello stile, della tecnica e dell’ingegno che accompagnano la nostra passione. Tutto questo lo si può trovare, in un solo colpo, in Tirolo al confine che divide l’Italia e l’Austria, sulla strada del Passo del Rombo (2.474 m). Appena dopo il valico attraversato da questa arteria spettacolare, c’è il Top Mountain Museum, una mega esposizione che nasce dalla passione per la motocicletta dei fratelli Alban e Attila Scheiber.
Nell’incendio del gennaio 2021 il rogo aveva interessato l’intero museo e distrutto oltre 300 modelli tra moto e auto d’epoca. Dopo il rogo i gemelli Scheiber hanno completamente ricostruito tutta la costruzione, addirittura hanno ampliato lo spazio per poter ospitare più di 550 moto.
L’occasione per ritornare al museo è la speciale esibizione ”Colori d’Italia” dedicata ai modelli costruiti nel nostro Paese. Una rassegna che comprende 60 ”pezzi” che partono dal 1925, raggruppati per lo più al centro della esibizione, ma anche sparsi nell’intero museo secondo la loro tipologia, con prevalenza per i modelli da Gran Premio.
Le moto italiane sono state scelte sia in base al loro valore storico, sia per quello che rappresentano: c’è la motorizzazione popolare con i propulsori da applicare alle biciclette (il Bianchi Aquilotto), i modelli economici (Moto Guzzi Motoleggera 65), quelli che hanno aperto un seguitissimo filone (la Ducati 450 Scrambler), velocissime 125 supersportive (Aprilia AF1 Replica), modelli esclusivi (Bimota SB2 750). Moto da Gran Premio storiche e vittoriose (Guzzi C 4V) o ”da mondiale” (la Benelli 250 dell’iridato Provini) o coraggiose (l’Aprilia bicilindrica 500 di Romboni) o vigorosamente artigianali (la Paton 500 del ”Pep”, Giuseppe Pattoni). E ancora quelle che hanno rimesso all’onor del mondo un marchio blasonato (la MV Agusta F4 750 Serie Oro di Claudio Castiglioni), o davvero rare e meravigliosamente belle (la Ducati 750 Super Sport), o da neve (Fantic Trial 240 Alpin con cingolo) o innovative nella tecnica (Bimota Tesi 1-D). Insomma, nella rassegna ”Colori d'Italia” troviamo un ampio panorama della italica produzione.
Ovviamente non copre quanto il nostro Paese, i nostri tecnici, designer e abilissimi artigiani hanno saputo costruire, ma la visita vale i 15 euro del biglietto. Forse qualche esemplare poteva essere in migliori condizioni di conservazione, qualche particolare è interpretato liberamente, ma nel suo insieme è una raccolta che ben si amalgama col resto dell’interessante museo.