di Marco Riccardi
09 August 2023

“Colori d’Italia”, una rassegna dedicata alla produzione italiana

Il Top Mountain Motorcycle Museum, il museo motociclistico più alto d’Europa. ha in programma, fino alla fine dell’anno, una rassegna dedicata alla produzione italiana. Sessanta modelli che sono datati dal 1925 al 2004; pezzi unici che raccontano l’evoluzione di stile e di tecnica delle moto del nostro Paese. A fianco di modelli utilitari, sportivi e innovativi, eccezionali realizzazioni da Gran Premio

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L’Aprilia ufficiale 500 bicilindrica. Con questa moto Doriano Romboni colse il primo podio per il Marchio di Ivano Beggio nel massimo campionato della Velocità: il terzo posto nel Gp di Assen del 1997. Il motore ideato dall’ingegner Jan Witteveen era di 460 cc, con alimentazione a disco rotante e potenza di 145 CV alla ruota.

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Belle curve, belle strade, bel museo. Se mettiamo insieme queste tre situazioni/occasioni ne viene fuori un mix tra il divertimento per la guida, la voglia di andare in moto e il desiderio di conoscere la storia dello stile, della tecnica e dell’ingegno che accompagnano la nostra passione. Tutto questo lo si può trovare, in un solo colpo, in Tirolo al confine che divide l’Italia e l’Austria, sulla strada del Passo del Rombo (2.474 m). Appena dopo il valico attraversato da questa arteria spettacolare, c’è il Top Mountain Museum, una mega esposizione che nasce dalla passione per la motocicletta dei fratelli Alban e Attila Scheiber.

Nell’incendio del gennaio 2021 il rogo aveva interessato l’intero museo e distrutto oltre 300 modelli tra moto e auto d’epoca. Dopo il rogo i gemelli Scheiber hanno completamente ricostruito tutta la costruzione, addirittura hanno ampliato lo spazio per poter ospitare più di 550 moto.

L’occasione per ritornare al museo è la speciale esibizione ”Colori d’Italia” dedicata ai modelli costruiti nel nostro Paese. Una rassegna che comprende 60 ”pezzi” che partono dal 1925, raggruppati per lo più al centro della esibizione, ma anche sparsi nell’intero museo secondo la loro tipologia, con prevalenza per i modelli da Gran Premio.

Le moto italiane sono state scelte sia in base al loro valore storico, sia per quello che rappresentano: c’è la motorizzazione popolare con i propulsori da applicare alle biciclette (il Bianchi Aquilotto), i modelli economici (Moto Guzzi Motoleggera 65), quelli che hanno aperto un seguitissimo filone (la Ducati 450 Scrambler), velocissime 125 supersportive (Aprilia AF1 Replica), modelli esclusivi (Bimota SB2 750). Moto da Gran Premio storiche e vittoriose (Guzzi C 4V) o ”da mondiale” (la Benelli 250 dell’iridato Provini) o coraggiose (l’Aprilia bicilindrica 500 di Romboni) o vigorosamente artigianali (la Paton 500 del ”Pep”, Giuseppe Pattoni). E ancora quelle che hanno rimesso all’onor del mondo un marchio blasonato (la MV Agusta F4 750 Serie Oro di Claudio Castiglioni), o davvero rare e meravigliosamente belle (la Ducati 750 Super Sport), o da neve (Fantic Trial 240 Alpin con cingolo) o innovative nella tecnica (Bimota Tesi 1-D). Insomma, nella rassegna ”Colori d'Italia” troviamo un ampio panorama della italica produzione.

Ovviamente non copre quanto il nostro Paese, i nostri tecnici, designer e abilissimi artigiani hanno saputo costruire, ma la visita vale i 15 euro del biglietto. Forse qualche esemplare poteva essere in migliori condizioni di conservazione, qualche particolare è interpretato liberamente, ma nel suo insieme è una raccolta che ben si amalgama col resto dell’interessante museo.

  • Aermacchi H-D Ala Verde 250 1970
  • Aermacchi H-D M-65 1967
  • Aermacchi H-D Sprint H 1966
  • Aprilia AF1 125 Replica 1989
  • Aprilia RSW 500 (D. Romboni) 1996
  • Benelli 250 Sport Special 250 1974
  • Benelli 4 cilindri 250 (T. Provini) 1964
  • Benelli 750 Sei 1975 Bianchi Aquilotto
  • 1953 Bianchi Freccia D'Oro Sport 1937
  • Bimota SB2 750 1977 Bimota SB6-R 1998
  • Bimota Tesi 1-D 1991 Bimota YB-11 1997
  • Bimota YB6 1988 CM 350 KS 1939
  • Ducati 250 Scrambler 1971
  • Ducati 350 Mark 3 1973
  • Ducati 450 Scrambler 1973
  • Ducati 500 GP 1971
  • Ducati 500 GTL 1975
  • Ducati 750 SS 1994
  • Ducati 750 Super Sport 1974
  • Ducati 900 Super Sport 1975
  • Ducati 900 Super Sport 1978
  • Fantic Trial 240 Alpin 1981
  • Gilera CX 125 1991
  • Gilera Nettuno 250 1948
  • Gilera Rossa Super 1960
  • Laverda RGS 1000 1982
  • Mondial Record 50 1970
  • Mondial TV Sport 175 1953
  • Moto Guzzi 750 S 1974
  • Moto Guzzi Airone Militare 1952
  • Moto Guzzi C 4V 1925
  • Moto Guzzi Guzzino 65 1951
  • Moto Guzzi Lodola 1959
  • Moto Guzzi Stornello 1971
  • Moto Guzzi Super Sport 250 1927
  • Moto Guzzi V 500 (con side) 1934
  • Moto Guzzi V7 850 California 1974
  • Moto Guzzi Zigolo 1958
  • Moto Morini 175 GT 1956
  • Moto Morini 175 Super Sport 1957
  • Moto Morini 500 M 1979
  • Moto Morini Kanguro 1984
  • Motom Nova Sport 50 1969
  • MV Agusta 125 Sport 1975
  • MV Agusta 350 Ipotesi 1978
  • MV Agusta 750 Sport 1974
  • MV Agusta F4 1000 S 2004
  • MV Agusta F4 750 1999
  • MV Agusta Monoalbero 125 1953
  • Parilla 175 MSDS 1959
  • Parilla 250 1950
  • Parilla Sport 250 1952
  • Paton 500 1967
  • Piaggio Ape 500 1980
  • RTM 274 1978
  • Vespa V33T 1952

Il Top Mountain Museum è situato nella zona del casello della strada a pagamento (per le moto 16 euro la tratta singola, 21 euro andata e ritorno) del Passo del Rombo. All’interno della struttura museale (15 euro il biglietto d’ingrsso per gli adulti, 8 euro l’entrata per i bambini) troverete varie collezioni: oltre a quella italiana c’è un’ala dedicata alla KTM con le sue moto da fuoristrada e le prime MotoGP, uno spazio tutto Indian, molteplici moto ”sottocanna” degli esordi del motociclismo.

C’è pure un simulatore di guida che permette di ”piegare” senza paura sulla strada del Passo del Rombo. In sella a delle sportive KTM stradali sarete accompagnati da un collaudatore, molto veloce. Tre le configurazioni, a partire dalla ”soft”, già abbastanza impegnativa nelle sollecitazioni in curva. Annesso al museo la cabinovia che sale verso il comprensorio sciistico Obergurgi-Hochgurgi, una terrazza panoramica con un parco giochi per i bambini e un ristorante di livello.

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